Corpus Domini

http://www.madredelleucaristia.it/ita/pray1it.htm
Corpus Domini
Festa religiosa
Una processione del Corpus Domini.
Data Giovedì o la domenica successiva, come in Italia dopo la SS. Trinità.
Religione Cattolicesimo
Avvenimento celebrato Celebrabrazione del Sacramento Eucaristico
Festività correlate Santissima Trinità
Tradizioni religiose Processione con ostensione del Santissimo Sacramento
Tradizioni profane Infiorata
Data d’istituzione 8 settembre 1264
Chiamata anche Solennità del Corpo e Sangue di Cristo

La solennità del Corpus Domini, espressione latina che significa Corpo del Signore, più propriamente chiamata solennità del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità.[1]

Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa in Cena Domini del Giovedì Santo.

Storia

Un ostensorio con il Santissimo Sacramento.

Venne istituita l’8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla Transiturus de hoc mundo in seguito al miracolo di Bolsena,

http://www.mariadinazareth.it/miracolo%20eucaristico%20bolsena.htm

promulgata da Orvieto che conserva il miracolo;

nacque però in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi.

Il suo scopo era quello di celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia.

L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente ad una donna:

suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo.

Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, ad indicare la mancanza di una festività[2]. Nel 1208 ebbe un’altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il Sacramento dell’eucarestia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l’istituzione della festa. Scrisse una petizione anche ad Ugo di Saint-Cher, all’arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l’iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un sinodo ed ordinasse, a partire dall’anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini.

All’epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all’interno delle loro diocesi.

Si dovette aspettare però il 1264, alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale.

Durante il periodo delle guerre di religione in Francia in verità, tra il 1540 e il 1600, cioè in un arco temporale leggermente più lungo, la processione del Corpus Domini fu un’occasione di gravi perturbazioni della pace, infatti per i Calvinisti noti in Francia come Ugonotti la transustanziazione è una leggenda priva di fondamento e persino offensiva nei confronti della reale religione evangelica. Gli Ugonotti facevano la processione oggetto di numerose provocazioni e veri e propri attacchi alle immagini e all’ostia che spesso si trasformavano in battaglie, oppure semplicemente dimostravano la loro diversità religiosa: non stendendo alla finestra le tovaglie che tradizionalmente le famiglie cattoliche francesi mettevano in mostra in omaggio alla processione, lavorando ostentatamente alle finestre o davanti agli usci ecc.. Sovente inoltre le folle cattoliche si radunavano per la processione e poi attaccavano i protestanti in massa, sia con omicidii che con “semplici” bastonature, e magari saccheggi e torture, oppure chiedevano il perdono e la benedizione ecclesiastica per le violenze che avevano perpretrato nei giorni precedenti proprio in occasione del Corpus Domini. Fino alla metà del ‘600 in certe zone della Francia la processione del Corpus Domini fu quindi accompagnata da massici schieramenti di forza pubblica e con i fedeli in genere armati e pronti a difendere l’Ostia da eventuali profanazioni.

Data della solennità

Questa festa è di precetto e viene celebrata il giovedì della II settimana dopo la Pentecoste: a Roma la celebrazione, presieduta dal Romano Pontefice, si svolge infatti il giovedì dopo la solennità della SS. Trinità nella basilica di S. Giovanni in Laterano, per poi concludersi con la processione tradizionale fino alla basilica di Santa Maria Maggiore, presieduta dal papa,Vescovo di Roma. Nella stessa data si celebra in quei paesi nei quali la solennità è festa civile: nei cantoni cattolici della Svizzera, in Spagna, in GermaniaCroaziaPoloniaBrasileAustria e a San Marino, invece nel resto d’Italia, e in quelle nazioni dove essa non è festa di precetto, si celebra la domenica successiva, in conformità con le norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario[3].

In Italia è stato presentato alla Camera e al Senato un disegno di legge per il ripristino del Corpus Domini quale giorno festivo a tutti gli effetti civili. (Camera ddl. n. 1647 e Senato n. 940).

Il 29 aprile 2008 è stato ripresentato di nuovo tale disegno di legge al nuovo Parlamento.

I lcardinale Camillo Ruini sostiene interamente questo desiderio. Nella riforma del rito ambrosiano, promulgata dall’Arcivescovo di Milano il 20 marzo 2008, questa festività è stata riportata obbligatoriamente il giovedì della II settimana dopo Pentecoste con la possibilità, per ragioni pastorali, di celebrarla anche la domenica successiva. Numerose diocesi, in Italia, continuano a proporre ai fedeli la Celebrazione e la Processione Eucaristica, a livello diocesano, il giovedì lasciando per la domenica la Celebrazione e la Processione parrocchiale alla domenica, vedi arcidiocesi di Milano.

 

Celebrazione

In occasione della solennità del Corpus Domini si porta in processione, racchiusa in un ostensorio, un’Ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione:

viene adorato Gesù vivo e vero presente nel Santissimo Sacramento. È l’unica processione dell’anno liturgico ad essere di precetto, secondo il diritto canonico.

Inni

L’inno principale del Corpus Domini, cantato nella processione e nei Vespri, è il Pange Lingua; un altro inno dedicato è il Sacris solemniis

specialmente nella sua sezione finale (che costituisce il Panis Angelicus).

Esiste anche una sequenza per il Corpus Domini: il Lauda Sion Salvatorem.

Tradizioni locali

Une delle più suggestive manifestazioni si svolge la mattina di tale domenica a Campobasso, dove tredici carri portati a spalla chiamati “Misteri” vengono trasportati lungo le principali vie del centro del capoluogo molisano. Tali carri rappresentano scene di Santi ispirate dai racconti biblici, e sono considerati dei “quadri viventi” in quanto su ognuno di essi è montata una particolare struttura di una lega molto resistente e nota soltanto al suo ideatore Paolo Saverio Di Zinno, in cui vengono sistemati gli attori, principalmente bambini, vestiti di costumi d’epoca tessuti in modo da nascondere la struttura portante: l’effetto che dà allo spettatore è tra l’incredulità e lo stupore in quanto i personaggi sembrano aleggiare sul carro completamente indifferenti alla gravità. Per meglio conservare e far conoscere i Misteri, è stato costruito il Museo dei Misteri, che raccoglie testimonianze fotografiche delle antiche celebrazioni di tale festività, oltre che ai costumi ed alle strutture dei carri. La manifestazione, accompagnata anche da eventi collaterali ha raggiunto notevole importanza, tanto da attrarre ogni anno migliaia di turisti da ogni parte d’Italia e dell’estero. A sottolineare il carattere e lo spessore di tale manifestazione vi è ad esempio la sfilata organizzata per l’Angelus del 27 Giugno 1999 straordinariamente in Piazza San Pietro sotto l’ammirazione di Papa Giovanni Paolo II, e l’iniziativa di far entrare tale manifestazione tra i candidati immateriali dei patrimoni dell’umanità UNESCO.

In alcune località, per esempio a Genzano di Roma, la stessa Bolsena patria dell’evento, Spello classificatasi nel 2002 come infiorata più bella d’Europa, Pievepelago e Fiumalbo in Provincia di ModenaSpotornoDasàItriSan Pier Niceto, lungo il percorso della processione viene realizzata l’infiorata, un tappeto naturale costituito da petali di fiori. Alcune tradizioni, vogliono che i petali utilizzati per la realizzazione delle opere floreali, debbano essere freschi e raccolti all’albeggiare.

Poggio Imperiale (FG) è tradizione allestire lungo il tragitto della processione alcuni altarini detti “tusèlle” dove viene esposto il Santissimo  Sacramento per qualche minuto. I “tusèlle” sono realizzati interamente a mano dalla gente del quartiere che per l’occasione caccia fuori dagli armadi le coperte più belle utilizzate per abbellire l’altarino e il percorso della processione stendendole sui balconi. A Camaiore, in provincia di Lucca, è tradizione realizzare i tappeti di segatura, invece che con i fiori. Le Associazioni della città fanno a gara a disegnare sulla via principale dei quadri, solitamente di ispirazione sacra, esclusivamente con segatura colorata, il lavoro inizia la sera e termina al mattino presto. L’Amministrazione comunale offre un rimborso spese e un’apposita giuria proclama il gruppo vincitore.

Sassari si celebra la festa minore del Gremio dei viandanti, che proprio nel giorno del corpus domini del 1633 venne fondato solennemente nella Chiasa di Sant’ Agostino nella Città Turritana. Oltre al sorteggio delle cariche societarie lAassociazione di arti e mestieri partecipa alla solenne processione facendo da “guardia d’onore” al Santissimo Sacramento reggendo il baldacchino dell’ Arcivescovo.

Note

  1. ^ Ma vedi in merito il paragrafo #Data della solennità.
  2. ^ Catholic Encyclopedia
  3. ^ Nel 1977, in Italia la Conferenza episcopale decise di spostare i festeggiamenti alla seconda domenica dopo Pentecoste. Con legge 5 marzo 1977, n. 54, cessarono di essere considerate festive in Italia, agli effetti civili, oltre al giorno del Corpus Domini:
  4.  l’Epifania 6 gennaio, il giorno di San Giuseppe 19 marzo, il giorno dell’Ascensione 40 gg. dopo la Pasqua, il giorno dei Santi Apostoli Pietro e Paolo 29 giugno e furono spostate rispettivamente alla prima domenica di giugno ed alla prima di novembre le celebrazioni della Festa della Repubblica giorno 2 giugno e dell’Unità Nazionale ex Festa della Vittoria della prima guerra mondiale, 4 novembre. Otto anni dopo, con il D.P.R. 792/1985, veniva ripristinata, sempre agli effetti civili, la festività dell’Epifania e, limitatamente al Comune di Roma, quella dei Ss. App. Pietro e Paolo. Con la L. 336/2000 dal 2001 ridivenne festivo anche il giorno 2 giugno, al quale fu riportata la celebrazione della Festa della Repubblica.

Voci correlate

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notizia del 26/06/2011 12.15.53

L’Angelus di Benedetto XVI – Testo integrale



Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra il Corpus Domini, la festa dell’Eucaristia, il Sacramento del Corpo e Sangue del Signore, che Egli ha istituito nell’Ultima Cena e che costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa. L’Eucaristia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa: un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo. Come afferma l’apostolo Paolo: “Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane” (1Cor 10,17). Senza l’Eucaristia la Chiesa semplicemente non esisterebbe. E’ l’Eucaristia, infatti, che fa di una comunità umana un mistero di comunione, capace di portare Dio al mondo e il mondo a Dio. Lo Spirito Santo, che trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, trasforma anche quanti lo ricevono con fede in membra del corpo di Cristo, così che la Chiesa è realmente sacramento di unità degli uomini con Dio e tra di loro.
In una cultura sempre più individualistica, quale è quella in cui siamo immersi nelle società occidentali, e che tende a diffondersi in tutto il mondo, l’Eucaristia costituisce una sorta di “antidoto”, che opera nelle menti e nei cuori dei credenti e continuamente semina in essi la logica della comunione, del servizio, della condivisione, insomma, la logica del Vangelo. I primi cristiani, a Gerusalemme, erano un segno evidente di questo nuovo stile di vita, perché vivevano in fraternità e mettevano in comune i loro beni, affinché nessuno fosse indigente (cfr At2,42-47). Da che cosa derivava tutto questo? Dall’Eucaristia, cioè da Cristo risorto, realmente presente in mezzo ai suoi discepoli e operante con la forza dello Spirito Santo. E anche nelle generazioni seguenti, attraverso i secoli, la Chiesa, malgrado i limiti e gli errori umani, ha continuato ad essere nel mondo una forza di comunione. Pensiamo specialmente ai periodi più difficili, di prova: che cosa ha significato, ad esempio, per i Paesi sottoposti a regimi totalitari, la possibilità di ritrovarsi alla Messa Domenicale! Come dicevano gli antichi martiri di Abitene: “Sine Dominico non possumus” – senza il “Dominicum”, cioè senza l’Eucaristia domenicale non possiamo vivere. Ma il vuoto prodotto dalla falsa libertà può essere altrettanto pericoloso, e allora la comunione con il Corpo di Cristo è farmaco dell’intelligenza e della volontà, per ritrovare il gusto della verità e del bene comune.
Cari amici, invochiamo la Vergine Maria, che il mio Predecessore, il beato Giovanni Paolo II ha definito “Donna eucaristica” (Ecclesia de Eucharistia, 53-58). Alla sua scuola, anche la nostra vita diventi pienamente “eucaristica”, aperta a Dio e agli altri, capace di trasformare il male in bene con la forza dell’amore, protesa a favorire l’unità, la comunione, la fraternità.

In questa domenica che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo si celebra in Italia la Giornata per la carità del Papa. Desidero ringraziare vivamente tutti coloro che, con la preghiera e con le offerte, danno il loro appoggio al mio ministero apostolico e di carità. Grazie! Il Signore vi ricompensi!

Altri progetti

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  • Preghiera per il Corpus Domini
    Inviato il Thursday, 03 June @ 03:00:00 CEST di Terri
  • Che cosa hai pensato, Signore Gesù, quando i Tuoi discepoli
    Ti hanno consigliato di mandare via la gente che Ti aveva seguito?
    Che cosa hai pensato, Tu, che guarisci e curi,
    e guardi ogni uomo non come un impiccio,
    ma come una creatura che ha bisogno,
    perché conosci profondamente i nostri bisogni,
    e sai che, anche quando ci mostriamo autosufficienti,
    capaci di fare tutto, determinati e vincenti, portiamo in noi la fame?
    Fame di pane, ma anche, inconfessata, la fame
    di incontrare qualcuno che si prenda cura di noi,
    e porti a compimento il desiderio di comunione
    che il Padre ci ha messo nel cuore, facendoci a sua e tua immagine…
    Chissà che delusione, Signore Gesù,
    quando i tuoi discepoli Ti hanno suggerito
    come più facile, comoda ed economica,
    la soluzione di congedare la folla,
    perché potesse trovare altrove il pane…
    Ma Tu non mandi via, né le folle e i discepoli di allora
    né le folle e i discepoli di oggi
    sempre tentati di ribadire come vincente la scelta dell’individualismo…
    Tu non mandi via e imprimi alla storia una direzione diversa ,
    tu offri comunione,
    tu coinvolgi nella tua avventura di comunione e di dono
    perché nelle nostre vene scorra la Tua vita
    e nel nostro cuore dimori la gratuità nelle relazioni.
    Donaci oggi e ogni giorno il Tuo Corpo e il Tuo Sangue,
    e rendi vera in noi la comunione con Te,
    perché in tutte le relazioni che viviamo
    possiamo come Te
    vivere il dono della vita.
    Amen.
    (Laura Invernizzi)

  • PREGHIERA DEL CORPUS DOMINI 2006
    Inviato da Redazione il 20/6/2006 23:20:00 (1674 letture)
  • Ti crediamo, o Signore, presente qui, in mezzo a noi, nel segno del pane trasformato nel tuo Corpo…Vogliamo chiederTi di venire con noi per le strade perché Tu sia presente sempre nei luoghi del nostro lavoro, delle nostre amicizie, delle nostra fatica, della nostra sofferenza, nei luoghi della nostra vita.Ti ringraziamo degli innumerevoli benefici che distribuisci a ciascuno di noi: soprattutto del dono della Tua vita; in questo pane vediamo il Tuo desiderio di essere in ciascuno di noi: “prendete e mangiate”. Grazie, Gesù! Hai scelto il pane, alimento semplice: un po’ di farina impastata con un po’ d’acqua elementi quotidiani per insegnarci che è semplice averTi con noi, vuoi essere alla portata di tutti.  “Chi non ha denaro venga ugualmente, comprate e mangiate senza denaro e senza spesa. Non spendete il denaro per ciò che non è pane” (Is 55). Il PANE è frutto della terra e del lavoro dell’uomo.• Portiamo a Te, o Signore, i nostri progetti, la nostra volontà di fare bene, di costruire un mondo come a Te piace; Tu ci hai dato la legge del lavoro non come strumento di espiazione bensì per essere collaboratori della Tua creazione: dacci il gusto del lavoro per rendere il giardino che ci hai regalato un luogo dove ogni uomo viva nella pace, nella concordia, nella fraternità.• Frutto della terra: senza il contributo della Tua creazione non basterebbe il nostro lavoro. Tu ci doni la terra, l’acqua, l’aria. Vogliamo chiederTi perdono, o Signore, se non abbiamo amato, coltivato e rispettato la nostra terra, la terra che ci hai donato.• Ti chiediamo perdono per i pozzi che abbiamo inquinato: le acque che Tu ci hai donato sono veleno per la nostra terra;• Ti chiediamo perdono per i veleni tossici sversati sul nostro territorio: l’aria che ci hai donato per il nostro respiro uccide tante persone con gravi malattie;• Ti chiediamo perdono perché stiamo trasformando la tua creazione in una grande discarica: produciamo tanta spazzatura e non sappiamo dove metterla. Donaci, o Signore, il gusto del bello, del buono, dell’armonia. Fa’ che i nostri giorni trascorrano non nel frastuono, nel caos, nella lotta, nella prepotenza ma vivendo come Tu ci vuoi: “un cuor solo e un’anima sola”. Amenhttp://www.preghiereagesuemaria.it/l’ora%20santa/ora%20santa%20riparatrice_2.htm

Collegamenti esterni

Anno liturgico nella Chiesa cattolica
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Published in: on giugno 22, 2011 at 7:36 am  Lascia un commento  
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